Rigoni di Asiago, il product management per ideare prodotti di successo

Fare innovazione sostenibile che offra un reale valore aggiunto al consumatore: è questa una delle leve di sviluppo su cui Rigoni di Asiago ha deciso di puntare. Negli ultimi anni la storica azienda del settore alimentare del Vicentino ha lanciato sul mercato tanti nuovi prodotti, con una gamma che oggi, articolata nelle famiglie Mielebio, Nocciolata, Fiordifrutta, e la neonata Natù si estende dalle confetture alla crema di nocciole, dal miele ai dolcificanti, dai succhi di frutta alle crêpes.

Per affrontare il percorso di innovazione in modo strutturato, efficace e ben organizzato, si è delineata l’esigenza di «mettere ordine al processo di ideazione, spesso affidato a elementi intuitivi», spiega il direttore People Luca Nascimben. Da qui la scelta di rivolgersi a Niuko Innovation & Knowledge, società di formazione di Confindustria Vicenza, per avviare un percorso dedicato al product management, ridefinendo i processi che portano all’ideazione, alla ricerca e sviluppo e a lancio dei nuovi prodotti, tema su cui Niuko ha lanciato anche un nuovo percorso interaziendale di Alta Formazione.

Un’attività guidata dal formatore e consulente Maurizio Scabbia che ha visto insieme figure dell’area dedicata alla R&D e figure dell’area marketing chiamate a collaborare in tutte le fasi, sin dall’ideazione.

L’hr come costruttore di modelli di business

«L’obiettivo – spiega Nascimben – era quello di introdurre strumenti che non disorientassero rispetto ai metodi informali a cui erano abituate le persone, disegnando dei processi più ordinati ma al contempo non eccessivamente “ingessanti” o blindati per non correre il rischio di creare sovrastrutture inutili. Ecco perché assieme al consulente abbiamo lavorato per trovare un costante equilibrio e ripensare i processi sulla base della nostra realtà aziendale. Spesso questo tipo di progetti vengono affidati solo all’area Ricerca e Sviluppo e al Marketing, mentre in questo progetto ha dato un contributo anche la direzione HR. Sono convinto che la nostra funzione abbia un ruolo significativo in tutti i progetti e contesti operativi che contribuiscono ad improntare la cultura dell’azienda».

«L’HR – continua Nascimben – è sempre meno un “gestore”
e sempre più una figura con l’indole del “costruttore”,
chiamata a mettere in discussione
i modelli di business».

La leva dell’engagement

Il progetto ha visto anche una forte sponsorship interna da parte della proprietà: il presidente Andrea Rigoni, coinvolto in prima persona nei momenti di sprint fin dall’ideazione del prodotto, ha partecipato alla presentazione del nuovo processo che è stato poi illustrato in plenaria a tutti gli stakeholder dell’azienda (Operations, Sales, Finance, Acquisti, …).

«Stiamo già misurando i risultati – aggiunge Nascimben – abbiamo introdotto la figura del product manager come regista e owner dei progetti di innovazione e ora stiamo lavorando in modo più strutturato: c’è una maggior responsabilizzazione, più comunicazione e collaborazione tra le diverse funzioni aziendali e anche un engagement più forte perché il lancio di un nuovo prodotto è vissuto come un momento condiviso».

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