Fiam, una contaminazione nuova fra università e impresa
Un’esperienza che ha lasciato il segno: per un semestre accademico quattro studenti dell’università di Padova – un ingegnere informatico e tre ingegneri elettrici, scelti fra i migliori talenti – sono entrati in azienda per lavorare insieme a un progetto di innovazione.
Fiam, realtà di Vicenza leader in Europa nei sistemi per l’assemblaggio e utensili pneumatici industriali, è fra le realtà coinvolte nella prima edizione del progetto Job Campus, nato dalla collaborazione tra collegio di merito don Mazza e Niuko.
Una proposta che scommette sul valore del co-living innovation: si parte da un’idea o un obiettivo di innovazione presentato da un’azienda, sottoposto a un team multidisciplinare composto da quattro laureati, selezionati fra i migliori talenti di facoltà diverse, che nel periodo in cui lavorano al progetto sperimentano un’esperienza di convivenza. Un innovation manager e un supervisore universitario supportano gli studenti, coinvolti in una full immersion.
In Fiam, lo “sguardo esterno” del team degli studenti, invitati a collaborare con il reparto R&D per l’evoluzione di una centralina di controllo, ha generato esiti sorprendenti: se gli studenti hanno portato un punto di vista diverso, indicando a Fiam una direzione nuova da intraprendere, i tecnici di Fiam hanno aiutato gli studenti a “calare” il loro progetto sulla realtà concreta dell’azienda. Prezioso anche l’apporto dato in termini di ricerca: il team ha effettuato test per esaminare le performance dei diversi motori, corroborando così con dati concreti l’attività dei tecnici.
Una contaminazione positiva, a tutti i livelli, anche perché l’azienda ha potuto contare sull’apporto di competenze che difficilmente avrebbe trovato all’interno.