Trasformare emozioni negative nei team per migliorare il clima aziendale

Obiettivi

L’obiettivo del corso è di introdurre i partecipanti al concetto di negatività frequente, trasversale, presente in tutti i contesti e di imparare a sviluppare tecniche e metodi per la trasformazione della negatività nel team e nel cliente in occasioni di ingaggio e connessione interpersonale.

Destinatari

Il corso è destinato a figure di coordinamento: direttori, team leader, responsabili, project manager; professionisti e consulenti; responsabili qualità, sicurezza, diversity; gruppi mirati su un compito, team di progetto.

Programma

Unità 1 – Metodo antinegatività (Man)

• Negatività bassa: i passi pratici per la gestione in riunione, colloquio e nei canali digitali
• Il dispositivo pratico: esplorare e agire. Strumento di resilienza
• Le tecniche essenziali: parola chiave e direzionale, passi concreti, tripletta, terzo tempo
• Focus sulle emozioni attuali, in epoca covid: incertezza, paura, irritazione, spaesamento
• Esercizi, casi concreti, applicazioni.

Unità 2 – Trasformazione emotiva. Dieci funzioni chiave per la trasformazione emotiva in azienda:

• Vedere i fenomeni integrati, il dual-top, emozioni negative-positive
• Accogliere-contenere-utilizzare, la capacità trasformativa
• Umanizzare il gruppo e rimotivare l’équipe, la riunione di ascolto
• Gestire, fronteggiamento e facilitazione dei due comportamenti automatici
• Regolare le emozioni: nominare, condividere, curare il proprio negativo
• Riparare (ex-post), scusarsi, chiarificare, sviluppare garbo professionale
• Calmare, respiro presente, momento-ora, prendere tempo (siamo agitati di fabbrica)
• Apprezzare, valorizzare funzioni e persone, la positività lavorativa
• Curare, integrazione, ingaggio, ossigeno sociale, umile ricerca, strumenti
• Allenare metodi e tecniche, esercitazioni, applicazioni in azienda
• Esercizi, casi concreti, applicazioni
• Conclusioni e riepiloghi.

Docenti

Pino De Sario

Consulente in facilitazione, psicologo dei gruppi e docente universitario. Per dieci anni ha insegnato all’Università di Pisa “Strumenti di facilitazione del conflitto”.

Svolge attività scientifica metodologica in campo organizzativo e sociale. Si occupa di competenze comportamentali applicate con particolare rilievo ai temi della facilitazione dei gruppi e della gestione delle negatività. Nel 2005 codifica il modello della “facilitazione esperta”, dal 2012 approfondisce i temi della gestione della negatività, nel 2017 codifica l’union-making. Membro della Società Italiana di Biosistemica, docente presso diversi Master universitari, conduce training di formazione sulla facilitazione e sui temi collegati. Ė, inoltre, Direttore della Scuola Facilitatori.