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Quando un’azienda “spalma” i costi fissi sul prodotto usa un sistema che si chiama full costing o costo pieno, con cui si attribuiscono al prodotto non solo i costi ad esso certamente imputabili (materie prime, imballi, trasporti…) ma anche i costi fissi aziendali (affitti, stipendi, ecc.) con criteri di ripartizione molto variegati. Questa configurazione di costo origina da un’esigenza storica: consentire all’azienda di ottenere margini sufficienti a coprire i costi di struttura, ma rischia di portare a pericolosi errori di valutazione, se utilizzato come “unico” criterio di calcolo dei costi e quindi dei prezzi. Questo rischio si corre soprattutto nel momento storico attuale, in cui costi variabili e quantità sono difficili da prevedere dopo decenni di stabilità relativa.
La premessa per evolvere da una logica di full costing a una logica di pricing è che la percentuale di ricarico sui costi non deve necessariamente essere la stessa per tutte le categorie o seguire i medesimi criteri. In altre parole, esistono prodotti “ricchi” che reggono un profitto maggiore e prodotti “poveri” che magari rendono meno ma hanno la loro coerenza nel portafoglio prodotti.
Forse sono i “basic” che sopportano molta pressione competitiva, ma che bisogna avere per aprire la porta a prodotti più complessi; forse generano quantità elevate che permettono di riempire la capacità produttiva; forse sono i prodotti che garantiscono continuità alla programmazione e riducono i rischi di fluttuazioni. I prodotti “ricchi”, a loro volta, consentono di sfruttare il potenziale delle nicchie e, seppure venduti in quantità inferiori, generano profitti interessanti. Questo è il tema del mix e della segmentazione di prodotto, che presuppone l’incontro, dialettico e non conflittuale, del mondo contabile con il mondo delle vendite; è una delle più interessanti, perché fonte potenziale di grandi recuperi di marginalità, se gestita con consapevolezza e visione strategica.
Il corso “Oltre il full costing: i pericoli di imputare i costi fissi al prodotto” è un’occasione preziosa per acquisire le conoscenze e le competenze necessarie per migliorare il processo di pricing e aumentare la redditività aziendale e fornirà ai partecipanti le conoscenze e le competenze necessarie per:
Il corso “Oltre il full costing: i pericoli di imputare i costi fissi al prodotto” si rivolge a tutti i professionisti che sono coinvolti nel processo di pricing, come i responsabili marketing, i responsabili vendite e i responsabili finanziari.
Esperta in Marketing e Vendite, è laureata con lode in Economia consulente, già imprenditrice, ha scritto numerosi libri su Marketing, Pricing e argomenti contigui. È professore a Contratto nel Master in Account & Sales Management dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Giornalista pubblicista, è Direttore di Collana per la casa editrice Franco Angeli, per cui ha curato l’edizione italiana del Best Seller americano “Selling with a Noble Purpose” (in uscita, 2021). Autrice del libro “Pricing: definire i prezzi”.
General Management Master Trainer. Il Dott. Alessandro Silva da oltre 20 anni supporta gli imprenditori nello sviluppo e nella gestione di imprese familiari mettendo a disposizione le sue competenze anche per un eventuale passaggio generazionale. Laureato in Economia Aziendale presso l’Università Bocconi, ha maturato esperienze operative in aziende di diversi settori, occupando posizioni di responsabilità manageriale nelle diverse funzioni aziendali. Svolge attività di formazione e consulenza operativa presso imprese e studi professionali ed è particolarmente specializzato nel settore odontoiatrico. Coautore dei libri «Pricing: definire i prezzi» e «Il controllo del flusso di cassa: come prevedere e gestire il cash flow per la solidità finanziaria dell’impresa» (F.Angeli Editore).