Generazioni in sinergia in azienda, voci ed esperienze a confronto con Niuko

Questo intervento è finanziato dall’Unione Europea – PR Veneto FSE+ 2021-2027
DGR n. 110 del 12 febbraio 2024 Progetto 1495 – 0001 – 110 – 2024
“Connessioni a 5G: intergenerazionalità a banda larga – Promuovere Age Diversity Management nei contesti organizzativi”
SEMINARIO Oltre il presente: cultura dell’Employability Generazionale

Una nuova sede – progettata in ogni minimo dettaglio – pensata anche come spazio culturale, con un loft e una grande terrazza in grado di accogliere eventi culturali: lo stabilimento della Kolver a Thiene è stata la suggestiva e accogliente location di un seminario promosso da Niuko Innovation & Knowledge, società di formazione di Confindustria Vicenza, che lo scorso 7 novembre ha messo a confronto più voci ed esperienze attorno al tema della diversità generazionale in azienda.  

L’appuntamento – Generazioni in sinergia: un’organizzazione a prova di futuro – si inseriva nel progetto Generazioni a 5 G: connessioni a banda larga, promosso da Niuko e finanziato attraverso i fondi dell’Unione Europea – PR Veneto FSE+ 2021 – 2027.  

Dopo i saluti di Raffaello Colasante, CEO di Kolver e di Lisa Albera, responsabile area Persone Finanziato di Niuko l’intervento introduttivo è stato affidato a Myriam De Filippi, giornalista e autrice – assieme a Maurizio De Palma – del libro “La rivoluzione della longevità – Come riorganizzare il lavoro in un mondo in cui si vive e si lavora più a lungo”, edito dal Sole 24 Ore. In dialogo con la formatrice e consulente aziendale Michela Colasante, De Filippi ha proposto alcune riflessioni a partire dai contenuti raccolti nel libro, pubblicato nei mesi scorsi e frutto di un lungo lavoro di ricerca con l’obiettivo di esplorare ciò che la longevità sta comportando per chi lavora e per le aziende e quale contributo potrebbero dare la politica e la società per coglierne le opportunità, anziché lasciarsene travolgere.  

Partendo dai dati demografici che fotografano il poderoso cambiamento in atto, l’autrice ha spiegato come di fatto oggi l’immagine dei senior – che oggi vivono più a lungo, in modo più sano e attivo, conoscendo dopo i 55 un nuovo attivismo – sia ancora oggetto di stereotipi, tanto che oggi anche nelle aziende spesso il potenziale che questa fascia di età può esprimere non viene colto e valorizzato. Attraverso interviste ad esperti e la raccolta di esperienze concrete, i due autori hanno elaborato un “manifesto per un lavoro intergenerazionale e inclusivo” per proporre alle aziende pratiche che superino gli stereotipi legati all’età, sostengono l’occupabilità lungo tutto l’arco della carriera attraverso percorsi di formazione continua, favoriscano il benessere e la salute sul posto di lavoro, accompagnino una transizione graduale e costruttiva verso il pensionamento, garantendo continuità aziendale e valorizzando il know how dei senior. Obiettivi che si traducono in un documento in dieci punti proposto alle aziende.  

Le esperienze della GenZ  

Un’introduzione cui ha fatto seguito la presentazione di alcune testimonianze concrete. Marta Zago, consulente del lavoro e divulgatrice, ha raccontato il suo percorso “non lineare”. Dopo la laurea in Consulenza del Lavoro, ha scelto di investire la sua energia e creatività dedicandosi alla divulgazione – con format e linguaggi innovativi – dei temi connessi al diritto del lavoro collaborando a un progetto editoriale che la vede insieme a colleghi di diverse generazioni e dove sente valorizzato il suo apporto in termini di idee.  

Significative anche le testimonianze di Nicola De Pretto ed Enea Castello, entrambi studenti ITS Academy Meccatronico Veneto di Vicenza che grazie all’esperienza di tirocinio in due aziende del territorio – rispettivamente al dipartimento qualità e in produzione come saldatore – hanno potuto approcciare il mondo del lavoro sperimentando il valore dello scambio fra generazioni con i loro responsabili e tutor.  

Il dibattito finale  

La parte conclusiva dell’evento ha visto il dialogo fra Silvia Boffo, hr manager di Ceccato Auto e Andrea Pozzan, amministratore unico di Competenze in rete, realtà che si occupa di recruiting.  

Boffo ha elencato alcune delle misure di Welfare che in azienda vanno (anche) nella direzione di favorire lo scambio tra generazioni, dall’attivazione di uno sportello psicologico gratuito attraverso la convezione con una piattaforma online – una proposta che ha raccolto una buona risposta da parte dei collaboratori – fino alle ferie solidali, alla possibilità di anticipo del Tfr, al riconoscimento del bonus nascita alle neomamme e ai neopapà, alla flessibilità oraria per garantire la conciliazione e all’investimento nella formazione (fra i corsi attivati, anche un corso dedicato all’educazione finanziaria). 

Pozzan ha attinto alla sua esperienza quotidiana per raccontare la “fatica” di over 50 che – pur carichi di energia e nel pieno delle forze – si sentono esclusi a priori da alcune selezioni perché molte aziende considerano la fascia 35-45 come ottimale per i profili manageriali, non considerando a priori persone più giovani o che hanno superato i 45 anni. Il recruiter ha anche spiegato come di fatto in alcune occasioni gli over 50 siano ancorati – anche per un tema di cultura generazionale – all’idea esclusiva del contratto a tempo indeterminato quando, avendo accumulato risparmi che consentono anche un certo margine di rischio, potrebbero trovare più soddisfazione proponendosi come temporary manager o comunque figure ponte, in grado di traghettare con la loro esperienza le imprese che attraversano tempi incerti. Un altro nodo affrontato riguarda infine il forte disallineamento che a volte si evidenzia fra aspettative delle aziende e aspettative dei candidati: le richieste di candidati della GenZ che si presentano già in fase di colloquio con una lista di domande relative alla conciliazione (dalla gestione dei permessi alla flessibilità) rischiano di essere mal digerite o mal recepite – se non contestualizzate e “tradotte” adeguatamente – proprio per la diversità di approccio al lavoro che caratterizza le diverse generazioni. 

Alcuni scatti del seminario