Tecnici di sartoria introvabili nel Vicentino: nella storica azienda Confrav al via un percorso ad hoc

Nel territorio Vicentino, la cui storia è legata a doppio filo al settore tessile, stanno diventando quasi introvabili non solo informatici, ingegneri elettronici e operai altamente specializzati, ma anche le sarte e gli addetti al taglio e allo stiro. Mestieri antichi che oggi sembrano essere diventati poco attrattivi per le giovani generazioni.

A Grumolo delle Abbadesse la storica azienda Confrav Spa,
specializzata nella confezione di capospalla sartoriale maschile
di altissima qualità, con 64 anni di storia industriale
e quasi 200 di storia artigianale,
è alla ricerca di figure professionali
da inserire nel proprio organico.

Oggi l’impresa ancora guidata dalla famiglia Ravazzolo e di recente riconosciuta dal Mise come marchio storico nazionale, fatica a trovare queste figure professionali con esperienza, ma anche senza esperienza.

«Stiamo incontrando grandi difficoltà, le stesse che trovano anche altre realtà – confessa l’amministratore delegato Andrea Ravazzolo – anche se non è assolutamente un lavoro usurante e un’azienda come la nostra pone molta attenzione alle risorse umane, con la convinzione che il capitale umano sia l’elemento che fa la differenza e garantisce la qualità del prodotto che il mercato ci riconosce. Ci siamo a lungo interrogati sulle ragioni, legate in parte al trend demografico generale, ma anche al fatto che ormai manca nei giovani la cultura dei lavori “manuali”. Spesso si guarda solo alle professioni intellettuali, mentre molti ragazzi e ragazze oggi potrebbero essere anche più “portati” per mestieri artigianali; spesso non considerano nemmeno questa opzione e non vengono orientati a questi lavori, al massimo sognano di fare gli stilisti/modellisti o operatori CAD. Il mercato però oggi non sta chiedendo queste figure; mentre sono molto ricercati prototipisti e prototipiste, apprendisti e apprendiste in generale e figure volenterose che con passione si approccino a questo mestiere che può regalare tantissime soddisfazioni e anche molte opportunità di carriera: un bravo tecnico che conosce la costruzione di un capospalla e ne sa capire pregi e difetti può guadagnare molto di più di un informatico e di un ingegnere elettronico».

Per rispondere a questa situazione, Confrav ha deciso di avviare insieme a Niuko Innovation & Knowledge, società di formazione di Confindustria Vicenza, due diverse iniziative.

La prima, che guarda al breve periodo, è un corso di formazione per persone disoccupate, attivato nell’ambito del Programma di Garanzia e occupabilità dei Lavoratori GOL, finanziato attraverso i fondi del PNRR.

Un percorso di 60 ore dedicato alla formazione di Personale addetto alla sartoria; figure che si occupano della produzione di capi di abbigliamento in serie e su misura e delle eventuali modifiche, o indirizzate alla gestione delle relazioni con clienti e fornitori (per info e adesioni: https://www.niuko.it/servizi-al-lavoro ), con l’obiettivo di formare personale che possa trovare poi collocazione stabile all’interno dell’azienda.

Una seconda proposta, che guarda a un orizzonte temporale di medio lungo periodo, è il progetto Niuko Confezionare l’attrattività di Confrav: Roadmap per l’Attraction e la Retention.

«Con questo progetto abbiamo voluto metterci in gioco permettendo ad un occhio esterno di studiare l’azienda e di osservarla da dentro, in modo da poter evidenziare i punti di forza, ovvero gli elementi che ci rendono o ci possono rendere ancora più attrattivi e quelli di debolezza, sui cui dovremo lavorare», spiega Ravazzolo.

Un percorso di sfida che ha preso il via con una fase di interviste con al personale dipendente, per “mappare” il benessere interno. Segue poi una fase di analisi che produrrà un piano di azione con proposte rivolte sia alla valorizzazione dei punti di forza non sufficientemente enfatizzati, sia all’implementazione di nuove iniziative per migliorarne l’attrattività, dove sarà necessario farlo.