Sguardi e prospettive intergenerazionali sul mondo del lavoro. A confronto le esperienze di tre aziende beriche e la voce dell’autore e formatore vicentino Riccardo Maggiolo
Dove va il lavoro e cosa cercano i lavoratori dalle aziende e le aziende dalle nuove generazioni? Come gestire la presenza in azienda di cinque diverse generazioni che portano con sé valori, riferimenti culturali e aspirazioni differenti? Questa la domanda al centro dell’evento “Sguardi e prospettive intergenerazionali sul mondo del lavoro che cambia” promosso lo scorso 3 dicembre da Niuko Innovation & Knowledge, società di formazione di Confindustria Vicenza, nell’ambito del progetto Connessioni a 5G: intergenerazionalità a banda larga finanziato dalla Regione Veneto con i fondi PR Veneto FSE + 2021-2027 nell’ambito della dgr 110 del 12 febbraio 2024.
L’appuntamento, ospitato presso la sede di Morato Group, realtà di Altavilla Vicentina leader nell’ambito della panificazione industriale, ha visto l’intervento di Isabella Pierantoni, futurista e founder di Generation Mover, che intervistata dalla hr trainer Ludovica Leschiera, ha messo a fuoco i nuovi scenari intergenerazionali che si aprono all’interno delle aziende, spiegando come gli accadimenti storici che hanno segnato l’infanzia e l’adolescenza di ogni generazione hanno inciso inevitabilmente sulla visione del mondo e di conseguenza sulla visione del lavoro. Così, ad esempio, se i Boomers cresciuti appunto negli anni del boom hanno una visione del lavoro come aspetto preponderante della vita e sono improntati alla fiducia, la Gen X ha iniziato a mettere in discussione il mantra per cui a fronte dell’impegno corrisponde automaticamente una vita piena di opportunità fino ad arrivare alla Z generation, cresciuta con la consapevolezza dei problemi ambientali e del fatto che il lavoro per sempre non c’è.
Le testimonianze aziendali
Significative le tre testimonianze aziendali proposte. Enersys, multinazionale specializzata nella distribuzione di apparecchi elettrici ed elettronici, ha attivato un programma di mentorship che vede l’affiancamento di un giovane neoassunto con un mentor di un’altra sede europea del gruppo per tutto il primo anno. A questo progetto si affianca un programma globale di leadership per i giovani talenti – con corsi di formazione e la definizione di percorsi di crescita individuali – oltre a un progetto specifico dedicato alla leadership femminile. Marta Corà, hr business partner e Giada Tosetto, giovane Service Assistance che sta vivendo proprio in Enersys la sua prima esperienza lavorativa, hanno inoltre raccontato di come il confronto quotidiano che hanno attivato si stia rivelando prezioso per entrambe: uno scambio intergenerazionale da cui nascono nuove idee.
Sempre nel vicentino, ma questa volta a Isola Vicentina, Sicon conta circa 400 dipendenti per la maggior parte appartenenti alle generazioni della Gen x (46%) e dei Millennial (39%) ma con una rappresentanza anche dei Boomer (5%) e della Gen z (9%). Alessandra Gregori, hr director, ha spiegato come i percorsi formativi – dedicati anche a temi e metodologie “non tradizionali” quali la gestione delle emozioni o lo yoga e la mindfulness – hanno consentito di favorire la contaminazione fra generazioni, uno scambio in cui l’hr – come facilitatore per la creazione di contesti “fertili” – assume un ruolo centrale.
Riccardo Bonvicini, sales director Italy di Morato e Martina Santinello, talent acquisition dell’azienda che ha ospitato l’evento, hanno raccontato come all’interno del gruppo i giovani siano portatori di curiosità e di innovazione, una novità rispetto alla quale è necessario abbandonare l’approccio di chi difende il proprio giardino. Ripercorrendo il suo percorso lavorativo Bonvicini ha inoltre ricordato un aneddoto spiegando come, nei primi anni, un responsabile lo avesse richiamato con una battuta un giorno in cui aveva staccato alle 18. Se allora il “superlavoro” era quasi la normalità, l’ingresso delle nuove generazioni – portatrici di una visione e di un approccio diversi – ha portato un miglior bilanciamento vita-lavoro.
L’intervento di Maggiolo, formatore e autore vicentino
La parte conclusiva, proposta in collaborazione con Aidp Veneto e Friuli Venezia Giulia – partner del progetto Connessioni a 5 G– ha visto l’intervento di Riccardo Maggiolo, speaker autore e formatore sui temi del lavoro, vicentino, intervistato dalla moderatrice Katiuscia Bertelle sui contenuti del suo nuovo libro Lavorare è da boomer. Dal culto alla cultura del lavoro che offre spunti e riflessioni pratiche per attrarre i giovani in un tempo attraversato da moltissimi cambiamenti per quanto riguarda lo sguardo delle nuove generazioni rispetto al lavoro. «Se l’antico patto “studia per poi lavorare e arrivare alla pensione” non regge più – perché la scuola non prepara al lavoro e la pensione è quasi un miraggio, è necessario un cambio culturale di cui si parla da molto tempo, ma rispetto al quale siamo in ritardo», ha spiegato.
Per coltivare le tre dimensioni che muovono al lavoro – il sostentamento, ma anche la definizione dell’identità e la trascendenza, ovvero la spinta a “onorare qualcosa che mi sopravviverà” – le aziende, ha spiegato Maggiolo, sono chiamate a «adottare regole chiare, coltivare una mentalità dell’abbondanza, per non spingere le persone a entrare in conflitto per avere risposta a quello che chiedono, e a determinare un contesto condiviso».
«Autonomia, ascolto, autenticità e autorevolezza le quattro A della bussola» per attrarre e motivare le persone in un contesto in cui, secondo l’ultimo rapporto Gallup, l’Italia è fra i paesi peggiori al mondo per quanto riguarda l’employee engagement ovvero il livello di soddisfazione al lavoro.
Il progetto
Il progetto Connessioni a 5 G: intergenerazionalità a banda larga, che coinvolge una significativa rete di partner vede la realizzazione di interventi coordinati quali laboratori formativi, project work, coaching di gruppo, focus group, seminari, oltre all’erogazione di una borsa di animazione territoriale finalizzata al monitoraggio quali-quantitativo dei risultati intermedi e finali del progetto. Ridisegnare nuove traiettorie di age management e nuovi modelli di gestione intergenerazionale; promuovere percorsi di “contaminazione” delle esperienze di old e junior workers, individuare fattori e strumenti tecnologici e “digital” che rendono più efficace la condivisione di conoscenza tra le diverse generazioni; promuovere una corretta gestione dei rischi associati al decadimento che si manifesta con l’aumentare dell’età; sensibilizzare i lavoratori sui vantaggi del benessere organizzativo, del wellbeing, e della long term employability: questi alcuni degli obiettivi del progetto.
Le attività
Fra le numerose attività previste da progetto che verranno attivate a breve segnaliamo:
- Dall’inclusione all’integrazione: modelli di People Management cross-generazionali
- Co-Creare il Futuro: Re-Design Intergenerazionale per Organizzazioni Inclusive
- Linguaggi comuni per abbattere le barriere generazionali
- Insieme per potenziare le Life Skills
- Evoluzione dell’Interazione: Strumenti Digitali per un Ecosistema Collaborativo
- Apprendimento tra generazioni negli Ecosistemi dell’innovazione
- Wellbeing a 360°
- Dal Bisogno alla Pratica: costruire Modelli di Welfare intergenerazionali
Per informazioni
Loredana Iurato
t. +39 04441757719
e-mail: loredana.iurato@niuko.it