Pandemia e stress lavoro-correlato, al via un nuovo progetto

La pandemia ha portato con sé un aumento dello stress che finisce per ripercuotersi anche sul clima aziendale.
Niuko ha organizzato ed attivato un team di esperti – che integra psicologi del lavoro e consulenti in ambito gestione e sviluppo risorse umane – a disposizione per supportare le aziende nell’individuazione degli “eventi sentinella”, valutare possibili criticità e sviluppare azioni correttive.
Il supporto avrà essenzialmente due ambiti: interventi formati rivolti ai lavoratori e/o preposti; affiancamento al RSPP e/o i responsabili delle risorse umane per gli aspetti legati alle criticità e azioni correttive.

Il perché del progetto

La pandemia da Covid19 è stata un’emergenza sanitaria prima di tutto, ma non possiamo ignorare l’impatto che ha avuto a livello psicologico, sociale ed economico. L’incertezza che all’inizio riguardava la natura e gli effetti del virus e che continua ad accompagnarci se guardiamo al nostro futuro mette a dura prova il nostro equilibrio.

Molte aziende hanno dovuto sospendere l’attività, altre hanno dovuto ridurla ed altre ancora hanno visto aumentare i carichi di lavoro. E tutti abbiamo dovuto imparare a convivere con le restrizioni imposte dai protocolli anti-contagio.

Come accade in occasione di ogni cambiamento, l’essere umano deve compiere uno sforzo per adattarsi alla nuova situazione. E questo sforzo si chiama stress. Se all’inizio l’attivazione collegata alla tensione ci consente di essere più reattivi, pronti e produttivi, con il passare del tempo possono subentrare fatica e stanchezza.

È ciò che osserviamo in molte organizzazioni. Il disagio può essere rilevato osservando alcuni indicatori oggettivi, l’aumento delle non conformità e degli errori, l’aumento dell’assenteismo, un numero maggiore di richieste di trasferimento ad altri reparti o di cambi di turno, richieste di visite mediche extra, ma anche un aumento nei comportamenti scorretti o delle lamentele… Si tratta dei cosiddetti “eventi sentinella” presi in considerazione quando si valuta il rischio stress lavoro-correlato: essi possono essere un importante campanello di allarme che dovrebbe portare l’attenzione sul benessere dei lavoratori e sull’organizzazione del lavoro.

Al fine di evitare di entrare in quello che tecnicamente si chiama il terzo stadio dello stress (dopo la fase di Allarme, c’è una fase di Resistenza, e poi se non c’è un recupero, si entra nella fase di Esaurimento), è opportuno intervenire. Ma come? Con misure di prevenzione che modificano l’organizzazione o la gestione del lavoro per renderlo più sostenibile, o interventi di formazione e supporto ai lavoratori per aiutarli a mettere in campo le migliori risorse per affrontare il cambiamento e a sviluppare la resilienza.

Per informazioni sul progetto:
Michele Bastianello
michele.bastianello@niuko.it
t. dir. 04441757712