Meeting infiniti? Ecco le regole per gestire bene le riunioni
Riunioni, riunioni…e ancora riunioni: secondo una ricerca di Bain & Company i meeting occupano in media il 15% del tempo di lavoro in un’azienda, altri studi indicano percentuali ancora maggiori.
Secondo una rilevazione presentata da David Grady e Jason Fried in occasione di un TEDX 9 persone su 10 pensano ad altro, nel 25% dei casi si parla di fatti poco rilevanti, il 50% delle persone trova le riunioni una perdita di tempo, il 73% dei partecipanti durante le riunioni fa altro.
Leonardo Frontani, docente del corso a catalogo Niuko “Gestire i meeting fra agilità e consenso”, ci regala alcune semplici regole da adottare per le riunioni:
- regola numero uno, evitare di farle se non sono necessarie: se vogliamo uccidere un gruppo di lavoro mettiamolo al tavolo delle riunioni o tutto il giorno su Teams a seguire cose che interessano relativamente
- una buona riunione è una riunione in cui non c’è il team leader: il gruppo deve avere una propria autonomia, essere in grado “di andare avanti da solo” senza bisogno di un direttore d’orchestra che usi la bacchetta in ogni meeting
- usare un metodo: questo significa risparmiare tempo e aumentare l’engagement
- fermarsi alla fine di ogni riunione per chiedere: com’è andata? Cosa vi è piaciuto e cosa non vi è piaciuto? Sono stato adeguato alle vostre aspettative?
Indicazioni semplici, a costo zero e di facile applicazione che possono contribuire a migliorare l’efficacia dei meeting.
Il corso – di cui verrà proposta una seconda edizione è stata occasione per mettere a fuoco le metodologie di gestione di una riunione (Agile, Kanban-like…), gli strumenti per facilitare i diversi tipi di meeting favorendo il problem solving e la presa di decisioni condivise.
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