Diquigiovanni, la lean per accompagnare la sfida della crescita

Con un fatturato quasi raddoppiato in cinque anni – dai 14 milioni del 2017 ai 26 milioni del 2021 – la Diquigiovanni di Gambellara (Vicenza), specializzata nella produzione dei serramenti in PVC, è un’azienda che ha accettato la sfida della crescita che imponeva un passaggio da una dimensione più artigianale a una dimensione industriale.

Un aumento dei volumi che si è accompagnato – necessariamente – a un investimento in nuovi macchinari 4.0, a un robusto inserimento di nuove risorse (ora i dipendenti sono un centinaio, anche se l’azienda come tutte le realtà del territorio fa i conti con la difficoltà di reperire nuovi talenti) e all’emergere di nuovi bisogni formativi.

Il progetto: un cantiere per trasformare i modelli produttivi

Nei mesi scorsi l’azienda è stata coinvolta nel progetto Modelli produttivi 4.0 in Diquigiovanni (DGR 1010 del 12/07/2019 – 1495-0002-1010-2019) finanziato dalla Regione Veneto attraverso i fondi POR-FSE 2014-2020.

L’azienda, affiancata dal docente è stata coinvolta in un “cantiere lean” che ha impegnato insieme impiegati della produzione, dell’amministrazione e dell’area commerciale. Il progetto è stato occasione per approcciare il metodo lean, utile ad affrontare l’ulteriore crescita dei volumi prevista nei prossimi mesi, sospinta anche dalla forte domanda di serramenti sostenuta dall’ecobonus e dagli altri incentivi statali.

«Il cantiere – spiega il responsabile operation dell’azienda vicentina Matteo Renossi – è stato focalizzato sull’applicazione del metodo a un prodotto specifico la cui domanda di produzione è passata da 10 pezzi a settimana a 50 pezzi a settimana. L’obiettivo di fondo è poi quello di estendere l’applicazione a tutta la produzione».

«Il percorso – spiega Ilaria Gemetto, una delle dipendenti dell’azienda coinvolte – è stato estremamente interessante per diversi motivi. Mi è piaciuto molto l’approccio teorico che mi ha permesso di rinfrescare le conoscenze acquisite nel corso degli studi universitari e di poterne acquisire di nuove. Nella seconda parte del corso abbiamo avuto modo di sperimentare in modo pratico ciò che avevamo visto. Nello specifico due progetti seguiti da me (e non solo) hanno portato a dei risultati significativi: il progetto Ikea sul nostro prodotto degli alzanti e l’applicazione delle metodologie dei tempi e metodi alla nostra produzione. In particolare, il progetto degli alzanti ci ha permesso di industrializzare il prodotto, semplificando e riducendo le lavorazioni da eseguire e permettendoci così di poter aumentare la produzione. Per quanto riguarda l’applicazione dei tempi e metodi il progetto implementato ci ha invece consentito di eliminare quelle che erano diventate delle grosse fonti di spreco oltre ad avere un tempo e quindi una valorizzazione della nostra manodopera, discriminando anche tra i diversi tipi di prodotto».