Leadership inclusiva, welfare integrato e misurazione del cambiamento: le imprese e le nuove sfide per una concreta parità di genere

Intervento finanziato dall’Unione Europea – PR Veneto FSE+ 2021-2027
DGR n. 588 del 29 maggio 2025 Progetto 1495–0001–588–2025
“VERSO NUOVE DIMORE: progettare spazi di equità e inclusione nelle imprese e nei territori”

Voci e visioni a confronto nel seminario di apertura del progetto “Verso nuove DIMORE: progettare spazi di sostenibilità e inclusione nelle imprese del territorio”

«Se il progetto “DIMORE – Diversità di Genere per Modelli Organizzativi Sostenibili in Rete”, ha rappresentato un’importante occasione per sperimentare modelli innovativi di intervento, contribuendo allo sviluppo di contesti organizzativi e professionali orientati alla parità di genere, questo nuovo progetto ci consente di integrare le sperimentazioni e le buone pratiche già avviate con nuove azioni sistemiche e mirate direttamente all’interno delle imprese». Così Susanna Casellato, responsabile progettazione Niuko, ha presentato il progetto “Verso nuove DIMORE: progettare spazi di sostenibilità e inclusione nelle imprese del territorio”, in occasione del seminario di avvio.

L’appuntamento, introdotto dai saluti della vicesindaca del Comune di Vicenza e assessora con delega alle pari opportunità Isabella Sala – è stato ospitato lo scorso 10 dicembre a Palazzo Bonin Longare a Vicenza.

Il progetto al via – finanziato dalla DGR n. 588 del 29 maggio 2025 attraverso i fondi dell’Unione Europea – PR Veneto FSE+ 2021-2027 – riprende infatti le tematiche fondamentali, ma «indirizzando con maggiore precisione le azioni per un cambiamento più concreto, duraturo e sostenibile», ha spiegato Casellato. Due le linee di intervento previste, distinte ma complementari: la prima focalizzata sul cambiamento all’interno delle imprese; la seconda – che coinvolge le dimensioni di scuola, lavoro, società – guarda alla promozione di un cambiamento culturale più ampio.

Sfide che verranno affrontare grazie a una rete di partner che vede insieme istituzioni – fra cui il Comune di Vicenza – associazioni di categoria, realtà del terzo settore.

A fare da cornice e da bussola di riferimento, le strategie individuate dal protocollo Vicenza alla Pari, nato dalla sinergia fra Niuko e altri tre enti di formazione – Esac, Cesar, For Action – proprio con l’obiettivo di promuovere la parità di genere nei luoghi di lavoro guardando anche alla dimensione territoriale, con la consapevolezza che per superare il gap è necessario un cambiamento sociale profondo. Proprio per sottolineare il valore di questa rete il seminario ha ospitato anche le voci degli altri soggetti coinvolti nel protocollo, impegnati in altri progetti nel territorio vicentino finanziati dalla DGR n. 588.

Significativo anche il contributo di Michela Colasante: la formatrice, consulente aziendale e auditor per la certificazione parità di genere ha preso le mosse dall’analisi dei dati che fotografano, da più punti di vista, il nodo del divario di genere. Fra questi, solo per citare un esempio eloquente, lo sbilanciamento nei carichi di cura che ancora oggi in Veneto, nelle coppie dove entrambi sono occupati, è ancora per il 68% in carico alla donna. Anche sul fronte del lavoro – dal divario retributivo alle progressioni di carriera – tanti gli indicatori che segnano un gap ancora da colmare. Fra le azioni previste dal progetto, l’accompagnamento delle aziende nella sfida di misurare e mappare il proprio impegno attraverso la redazione di un piano strategico strumento «per guardare con lenti nuove e integrare un approccio di pari opportunità nella cultura aziendale, nelle politiche e nel modello organizzativo, nei comportamenti», ha spiegato Colasante.

Il progetto prevede anche azioni volte a sostenere la leadership inclusiva nelle aziende come strumento che può favorire una reale parità di genere, come ha precisato Laura Callegari, formatrice senior e consulente HSE, specializzata in rischi organizzativi, psicosociali e soft skills. Iniziative che oltre a promuovere la parità di genere vanno nella direzione di migliorare le performance aziendali e il benessere individuale e di gruppo. Le azioni saranno co-progettate con il coinvolgimento degli attori del territorio e l’obiettivo di “portare a bordo” non solo vertici aziendali e professionisti HR, ma tutti i lavoratori, chiamati a lavorare sui quattro pilastri della leadership inclusiva ovvero consapevolezza, responsabilità, autenticità ed empatia.

Il tema della parità di genere è inevitabilmente connesso al nodo del welfare. Nell’intervento di chiusura, Fabio Streliotto, CEO di Innova 4.0, ha sottolineato l’importanza di connettere le dimensioni aziendale, contrattuale, territoriale e comunitaria del welfare per trasformarlo da costo in opportunità.
In questo contesto, le imprese – ha spiegato Streliotto, citando alcuni significativi esempi di progetti già attivi in territori diversi – possono assumere un ruolo attivo e corresponsabile nella costruzione di un welfare inclusivo collaborando con istituzioni e comunità per sviluppare reti resilienti, servizi accessibili e opportunità che favoriscano equità di genere, conciliazione tra vita e lavoro e benessere diffuso sul territorio.

L’appuntamento, moderato dalla giornalista Roberta Voltan, ha segnato la prima tappa di un percorso che proseguirà nei prossimi 18 mesi con numerose iniziative di promozione e sensibilizzazione sui temi della parità di genere che saranno diffuse attraverso i canali di comunicazione di Niuko e dei partner di progetto.

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Alcuni scatti del seminario: