Corà e l’emergenza Coronavirus: un piano efficace per garantire la salute

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In questo momento, segnato da una forte incertezza e dal susseguirsi di nuove disposizioni normative in tema di sicurezza e salute, riteniamo che sia fondamentale “mettere in circolo” e condividere le esperienze delle aziende del territorio, che possono diventare bussola preziosa anche per chi si trova a fare i conti con un certo disorientamento: ecco che abbiamo chiesto a Filippo Barzon, responsabile HSE di Corà, di raccontarci la linea seguita dalla sua azienda, specializzata da quattro generazioni nella produzione e nel commercio del legname e dei suoi derivati.

Come si è attrezzata l’azienda a seguito dell’emergenza Coronavirus? Quali procedute avete attuato?

«Già dal 24 febbraio abbiamo immediatamente provveduto a porre in essere alcune azioni precauzionali: misurazione della temperatura corporea dei lavoratori in ingresso, distribuzione di mascherine, acquisto di saponi detergenti antibatterici, stop all’organizzazione di incontri o riunioni, privilegiando le modalità di collegamento da remoto. Abbiamo curato molto anche l’informazione e la comunicazione: il medico competente aziendale ha predisposto un vademecum che riassume le prescrizioni già indicate nelle ordinanze Ministeriali, quali l’importanza di lavare le mani frequentemente, utilizzare i guanti nelle attività a rischio e tenere una distanza di sicurezza, e per questo motivo sono state modificate alcune postazioni lavorative, sono state inoltre delimitate con nastro rosso tutte le aree che possono portare alla contingenza di più persone (zona macchinette del caffè, ingresso e mensa). Il servizio di Prevenzione e Protezione, composto dal RSPP e dall’ASPP, si è inoltre impegnato a condividere con tutti i dipendenti brevi aggiornamenti quotidiani sulle novità introdotte dai decreti e sulle azioni intraprese dall’azienda, in modo da trasmettere sicurezza ai lavoratori. E’ stato poi attivato ove possibile lo smart working e le ferie per ridurre la presenza di personale in azienda»

L’attività di Corà è caratterizzata da un flusso importante di merci in entrata e uscita: come avete gestito la presenza di terzi in azienda?

«L’azienda ha predisposto subito all’ingresso la misurazione della temperatura corporea a chiunque desiderava entrare in azienda, mettendo a disposizione della portineria guanti, mascherina, disinfettanti e saponi antibatterici. A tutti i clienti sono state inviate comunicazioni con l’indicazione delle misure operative adottate per tutto il servizio commerciale-logistico, specificando le misure restrittive. I nostri agenti e funzionari sono stati invitati a lavorare dal proprio domicilio evitando visite presso i clienti, pur garantendo la massima reperibilità. Per quanto riguarda i trasportatori è stato chiesto loro di limitare la discesa dai mezzi operando muniti di dispositivi di protezione individuali e rispettando tassativamente la misura di sicurezza della distanza di un almeno un metro».

Cosa fareste nel caso si verificasse un caso di positività al Coronavirus?

«Fortunatamente non abbiamo rilevato fino ad oggi casi di questo tipo. Se dovesse presentarsi una situazione di positività seguiremo scrupolosamente le linee guida previste dal Ministero, obbligando l’isolamento domiciliare, contattando i numeri verdi, segnalando il personale che è stato a contatto con la persona, attendendoci alle disposizioni successive del Servizio di Continuità Assistenziale. Abbiamo poi messo a disposizione alcune mascherine da utilizzare nell’eventualità che qualche dipendente in servizio presenti improvvisamente sintomi febbrili, per evitare ogni tipo di contatto: anche in questo caso provvederemo a contattare i numeri verdi e seguire tutte le disposizioni che ci verranno indicate».