Hubergroup, le proiezioni sugli ordini futuri per migliorare la supply chain
Trasformare la gestione della supply chain grazie a un approccio data driven e all’utilizzo delle tecnologie, per essere sempre più allineati all’andamento della domanda, capaci di rispondere prontamente alle fluttuazioni degli ordinativi.
Questa la sfida al centro del percorso intrapreso da Hubergroup Italia, leader nel settore degli inchiostri da stampa, società di un gruppo che conta sedi in 28 Paesi per un totale di 3300 dipendenti e un fatturato globale di 816 milioni di euro.
L’azienda, la cui divisione italiana ha sede a Bolzano Vicentino (Vicenza), si è dotata di recente di un nuovo software avanzato utilizzato per predire gli ordinativi futuri a breve medio e lungo periodo: uno strumento che allinea e integra sia i dati che arrivano dall’area commerciale interna sia tutti i dati forniti dalle società consociate, elaborando in tempo reale le proiezioni e offrendo indicazioni circa il quantitativo di forniture.
«Eravamo consapevoli – spiega Gabriele Frison, responsabile della Supply Chain di Hubergroup – che l’investimento nella tecnologia da solo non fosse sufficiente, ma si rendeva necessario accompagnarlo con un investimento nella formazione delle risorse».
Il percorso di formazione e consulenza disegnato con Niuko e sostenuto da un finanziamento di Fondirigenti «ha quindi consentito di allenare le risorse interne, coinvolgendo trasversalmente più funzioni, a questo nuovo approccio», aggiunge Andrea Gatto, consulente Niuko.
Ecco che in un tempo segnato dall’incertezza, in cui molto spesso l’andamento degli ordini registrato dalle aziende è ondivago, la capacità di disporre di proiezioni costantemente aggiornate – e di saperle leggere correttamente e sfruttare al meglio – rappresenta un vantaggio competitivo: se si riducono le inefficienze e gli sprechi legati per esempio all’eccessivo magazzino, si ottiene al tempo stesso un miglioramento del servizio perché si contrae il rischio che l’aumento repentino degli ordinativi colga di sorpresa l’azienda, con la conseguente dilatazione dei tempi di consegna.
Un percorso sfidante che si inscrive nella lunghissima storia di innovazione dell’azienda, nata quasi 260 anni fa dal coraggio e dalla passione di un semplice muratore di Monaco di Baviera, Mathias Mittermayer, che scelse di abbandonare la sua professione per dedicarsi alla produzione del colore, depositando i primi brevetti.